Dott.ssa angela de laurentiis, PhD. Nutrizionista specializzata in patologie Oncologiche e ricercatrice in oncologia sperimentale

Medicina Alternativa

Dr.ssa De Laurentiis Angela, PhD 
Nutrizionista,patologie oncologiche e mediche
Ricercatrice, Oncologia sperimentale

Medicina Alternativa

ARTEMISIA ANNUA
 L’Artemisia annua è una piccola pianta erbacea utilizzata da centinaia d’anni nella medicina cinese. Da questa pianta la professoressa Tu e il suo team hanno estratto un principio attivo noto come 1,2,4-trioxane, che oggi è una delle maggiori cure contro la malaria. Per questa scoperta la Prof.ssa Tu ha ricevuto il nobel nel 2015. Da centinaia di anni la medicina cinese ne ha fatto il suo miglior alleato e da quando anche gli scienziati ne hanno trovato utilizzo nella malaria, su questa pianta sono stati fatti numerosi studi che hanno portato a sorprendenti risultati ormai ampiamente accettati anche nel mondo scientifico. 
Attualmente, le proprietà antitumorali dell’artemisina e dei suoi derivati scientificamente riconosciuti sono: :
- Un’attività ANTIPROLIFERATIVA: in grado di regolare l’incredibile velocità del ciclo replicativo che contraddistingue le cellule tumorali. In particolare, questi principi attivi sembrerebbero controllare l’espressione delle cicline, e delle relative kinasi, proteine coinvolte nell’avanzamento del processo proliferativo. Il tutto, quindi, si tradurrebbe in un arresto della proliferazione cellulare.
- Un’attività PROAPOPTOTICA: come osservato in diverse linee cellulari di carcinoma. Più precisamente, l’artemisina, soprattutto se utilizzata ad alti dosaggi, potrebbe indurre l’attivazione di fattori pro-apoptotici, determinando l’attivazione di meccanismi biologici in grado di spingere le cellule tumorali verso la morte.
- Un’attività ANTIMETASTATICA: importante soprattutto per le micro-metastasi originate nelle prime fasi di sviluppo tumorale. Questo tipo di azione sembrerebbe correlato alla capacità dell’artemisina di bloccare l’espressione di alcune proteine responsabili dell’adesione della cellula alle superfici esterne.
- Un’attività ANTIANGIOGENICA: da prime evidenze sperimentali, emerge la capacità dell’artemisina di inibire l’espressione di fattori come il VEGF e il FGF, classicamente coinvolti nel fenomeno di angiogenesi, ovvero la capacità del tumore di promuovere all’interno della massa, la formazione di nuovi vasi sanguigni. Più precisamente, questi fattori faciliterebbero la formazione di vasi intra e peritumorali, necessarie a nutrire la massa tumorale nonché a facilitare la diffusione delle cellule tumorali per via ematica. 
- Un’attività di SOSTEGNO chemioterapico: interessanti evidenze hanno dimostrato come l’aggiunta dell’artemisina e dei suoi derivati alla classica chemioterapia, possa potenziare l’effetto citotossico tumorale del trattamento, soprattutto in caso di patologie non adeguatamente responsive o di tumori purtroppo farmaco-resistenti. I meccanismi d’azione di quest’attività non sono ancora tuttavia stati chiariti.
Gli studi svolti sull’Artemia Annua non si fermano ai tumori, ma ne è stata, ormai ampiamente, dimostrata l’efficacia su numerose altre patologie, grazie alle sue proprietà anti-infiammatorie, anti-batterica e neuroprotettiva.

Gli studi pubblicati:
Nonostante la maggior parte degli studi a riguardo sia ancora sperimentale, quindi condotta per lo più su linee cellulari o modelli animali, ad oggi i dati sono particolarmente promettenti.
Test in vitro: diversi gruppi di ricercatori hanno dimostrato l’attività citotossica dell’artemisina e dei suoi derivati su linee cellulari di tumori quali, mastocitoma e adenocarcinoma renale. Più precisamente, l’aggiunta dell’artemisia annua per 72 ore a queste cellule, ha portato un blocco del 70 – 90% della loro proliferazione (crescita in numero), inducendo il processo apoptotico (morte) e l’arresto del ciclo cellulare (duplicazione), come evidenziato da diversi lavori di medicina molecolare. Questo effetto si è avuto anche associando l’artemisina ai classici farmaci citototossici e chemioterapici, classicamente utilizzati in ambito terapeutico.
Sulla scia di questi studi, il Programma di Sviluppo Terapeutico del National Cancer Institute ha osservato l’efficacia inibitoria dell’artemisina e dei suoi derivati semisintetici anche nei confronti di linee cellulari di carcinoma del colon, della mammella, delle ovaie, del sistema nervoso centrale, del pancreas, del polmone, e nei confronti del melanoma e della Leucemia.
Test in vivo – modelli sperimentali: i successi degli studi condotti in vitro hanno spinto i ricercatori, impegnati nella lotta al cancro, a sperimentare l’efficacia dell’artemisina e dei suoi derivati anche in modelli sperimentali di cancro animale e in pazienti in forma volontaria.
In questi studi, per lo più condotti su tumori solidi, si è osservato come l’assunzione di artemisina potesse rallentare sensibilmente la crescita esponenziale del tumore, portando così non solo ad un miglioramento complessivo del quadro clinico, ma anche ad una sensibile riduzione della mortalità.Nuovo paragrafo
ALOE VERA 

L'aloe vera è una specie di pianta appartenente al genere Aloe, dove "aloe" è l'antico nome arabo per la pianta mentre vera significa vero o genuino (Reynolds 2004). È un tradizionale medicina erboristica utilizzata in diverse culture antiche come cinese, egiziano e indiano. 
Secondo la medicina cinese, l'aloe vera è una delle dieci erbe più frequentemente usate. Ormai la comunità scientifica moderna ha accettato l'uso di Aloe Vera come ingrediente funzionale (cioè che ha quindi effetti benefici), cosmetico e farmaceutico (con effetti curativi) (Chen et al., 2004).
E’ indicata per disintossicare l’organismo sia dalle tossine esogene (sostanze tossiche che provengono dall’ambiente esterno o dall’alimentazione) che da quelle prodotte internamente, come gli scarti metabolici, sostenendo la funzione depurativa del fegato, dei reni, del sistema linfatico. Inoltre esercita un’azione antinfiammatoria (antimicrobica-antivirale), cicatrizzante sui tessuti, e riequilibrante del ph e della flora batterica gastrointestinale, migliorando la digestione e l’assimilazione dei nutrienti del cibo. Con l‘accrescimento della conoscenza di questa pianta e della ricerca scientifica intorno ad essa, i suoi utilizzi “clinici” sono notevolmente aumentati:
anti-cancro, anti-ossidante, immunomodulatoria, di regolazione del glucosio e colesterolo nel sangue.

E’ bene sottoineare però, che non tutte le parti della foglia, vanno bene per i vari utilizzi. 
Infatti, la foglia di aloe vera può essere divisa in tre parti. Il gel, che contiene aloe polisaccaride, il lattice, che contiene principalmente antrachinoni e buccia verde o cuticola della pianta. Vari composti chimici possono essere trovati in diverse parti della pianta, e comprendono una libreria di sostanze chimiche che vanno dai minerali semplici agli antrachinoni e ai polisaccaridi più complessi. Ad esempio per beneficiare al massimo dei principi attivi dell’aloe vera e depurare il fegato si consiglia di assumere SOLO il Gel puro di aloe vera SENZA ALOINA da bere durante il giorno nelle modalità più indicate in base alle soggettive necessità.
Vediamo nello specifico le varie proprietà:

Attività antimicrobica
È stato rivelato che vari microbi sono sensibili a diversi componenti (quali antachinoni e vari polisaccaridi) dell’aloe vera . 
Questi studi antimicrobici hanno inoltre concluso che il succo di foglie pressate a freddo di Aloe Vera esibisce la maggiore attività antimicrobica.

Attività antivirali 
Nell’Aloe vera è stata dimostrata una varietà di ingredienti che possiede attività anti-virali. 
Per esempio la lectina isolata dal gel di aloe vera interferisce efficacemente con la proliferazione del citomegalovirus (Sahu et al. 2013), e del virus dell'influenza (Li et al. 2014). È anche efficace contro le infezioni di tipo I e tipo II del virus Herpes simplex ed è in grado di disattivare altri virus, compreso il virus Varicella Zoster e virus della pseudo-rabbia(Zandi et al., 2007). Inoltre, indagini preliminari hanno suggerito che il consumo di Aloe Vera migliora il sistema immunitario aumentando il numero di CD4 che può essere utile per i pazienti con infezione da HIV

Anti-cancer activity
Nella corteccia delle foglie di aloe vera è presente l’Emodina, una sostanza con la potente capacità di bloccare la proliferazione delle cellule di alcuni tumori quali il carcinoma polmonare, l’epatocarcinoma, tumore del colon e la leucemia. L'Emodina inoltre, può inibire la formazione e crescita dei vasi sanguigni tumorali, in grado quindi di portare il nutrimento al tumore. 
Altri studi inoltre, hanno dimostrato che è in grado di bloccare la produzione dei recettori degli estrogeni, bloccando quindi la crescita del tumore al seno. 
(Huang et al., 2013). Nel glioblastoma riduce il ciclo cellulare a blocca la proliferazione cellulare.
Inoltre, l’emodina non è l'unico composto di Aloe vera che è stato identificato come potenziale candidato anticancro.

Attività anti-ossidante
L'aloe vera contiene molti antiossidanti, tra cui il Tocoferolo
(vitamina E), Carotenoidi, Acido Ascorbico (vitamina C), Flavonoidi
e Tannini (Choi e Chung 2003). 

Attività immunomodulatoria
L'attività immunomodulatoria di Aloe vera deriva dai suoi polisaccaridi macromolecolari e glicoproteine. L'estratto di gel di Aloe vera può prevenire la soppressione immunitaria causata da esposizione ai raggi UV, chemioterapia e malattie che provocano immunodepressione (es.HIV). Questa attività è dovuta principalmente all’attivazione di cellule chiamate macrofagi che producono fattori di crescita specifici per le cellule del sistema immunitario. Tutti questi risultati forniscono basi scientifiche per definite l’aloe vera un l'immunomodulatore da utilizzare come integratore alimentare o un ingrediente medico.

Modulazione del glucosio ematico e del colesterolo.
La persone diabetiche sono associate ad una elevata concentrazione di glucosio nel sangue ed è stato provato che l’aloe vera ha un effetto anti-iperglicemico in pazienti con diabete di tipo 2. In genesale il gel di Aloe aiuta a migliorare il metabolismo dei carboidrati riducendo stress ossidativo e effetto antiossidante dimostrando un effetto sia anti-diabetico che cardioprotettivo.
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