Per lungo tempo la soia è stata sotto l'attenzione dei ricercatori a causa dell'alta quantità di FITOESTROGENI che contiene. Queste molecole sono molto simili agli estrogeni che in età fertile le donne producono e hanno normalmente in circolo. Gli estrogeni presenti nel nostro corpo sono come delle chiavi, che vengono riconosciute da serrature specifiche presenti sulle cellule e che aprono delle porte che gli permettono di entrare e di mettere in moto una serie di meccanismi utili a dare dei comandi al nostro DNA e quindi alle cellule. I FITOESTROGENI presenti nella soia, sono sostanze molto simili agli estrogeni, ma che rappresentano una chiave "sbagliata". Ovvero entrano nella serratura (recettore), ma non riescono a girare come una chiave corretta, e quindi non riescono ad aprire la porta ed entrare. Gli estrogeni sono dannosi in caso di diaglosi di tumore al seno, perchè in grado di entrare nelle cellule tumorali, spingendole a proliferare e crescere molto velocemente. Infatti nelle pazienti in cura per tumore al seno, questi estrogeni vengono bloccati da chemioterapici quali il tamoxifene, che agiscono bloccando direttamente la serratura. Per molti anni gli oncologi sono stati preoccupati che i fitormoni ( le chiavi svagliate) potessero in qualche modo interferire con il funzionamento delle terapie (es. tamoxifene).
Gli studi che coinvolgono migliaia di donne in tutto il mondo, hanno ormai dimostrato, senza alcun dubbio, che non solo i FITOESTROGENI non interagiscono con la chemioterapia, ma dimostrano chiaramente che le donne che consumano soia hanno piu probabilità di sopravvivere al cancro e sono meno inclini ad avere recidive.
Inoltre, un altro importantissimo studio, condotto negli stai uniti, dimostra come l'assunzione di soia durante l'infanzia o l'adolescenza, riduca l'insorgenza di tumori in età adulta. Quest'ultimo studio va a supporto della gia sorprendente e nota evidenza che, nei paesi ad alto consumo di soia, quali l'asia e il sud america, c'è una bassissima incidenza di tumori al seno, oltre che alla prostata per gli uomini e all'intestino rispetto al resto del mondo.
L'ente americano per la ricerca sul cancro, american institute for cancer research, spinge le donne e gli uomini ad assumere almeno 2-3 porzioni di soia alla settimana.